CONTINUA
Era comunque ben chiaro alla dirigenza della Piaggio che la situazione postbellica avrebbe imposto una sostanziale riconversione delle attivit? industriali.
Enrico Piaggio, insieme ad altri tecnici e soprattutto all'Ing. Carbonero, progettista dei motori aereonautici, cominci? a esaminare nuove proposte di attivit?.
E, di nuovo, Felice Trossi ha una parte importante in questa "decisione ": informato della cosa, invita Enrico Piaggio presso la propria dimora di Gaglianico per "spiegargli" la sua idea.
Appassionato di motori e mezzi di tutti i tipi ( dai ricordi di chi abitava nelle vicinanze, spesso vedevano il Conte " correre" su e giu per le vie del paese e i viali privati del Castello con mezzi "strani", dalle moto, alle auto da corsa , sino al biplano in tela che spesso atterrava e ripartiva proprio dal parco della sua dimora gentilizia ),
tra i vari "pezzi" della sua collezione, non poteva quindi mancare l'Aermoto !
Il conte, mise subito a disposizione dell'amico e dei suoi tecnici vari esemplari di Aermoto, recentemente acquistati, proprio indicando questo mezzo, come "spunto e base di partenza "per la realizzazione di un veicolo a due ruote, popolare ed economico, di nuova concezione.
Postilla:
sempre da ricordi di chi conosceva bene Felice Trossi e la sua casa, risulterebbe presente, nella sua collezione di mezzi a motore, anche un altro "scooter", di produzione americana, acquistato dal medesimo verso la fine degli anni '30, di colore "rosso fuoco" ( come lo ricordano a Gaglianico...), "che faceva un rumore dell'accidenti e che stava in piedi per miracolo", il CUSHMAN , prob.te il modello "43" , sempre a due tempi con una particolarit? ( importante in rapporto con la futura Vespa ), , il primo mezzo con "raffreddamento forzato con ventola-volano".
( Il Cushman - in diverse varianti - con e senza carenatura: si nota la ventola di raffreddamento con volano )
In ogni caso, l'idea piacque molto a Enrico Piaggio che fece allestire un "mini-reparto" attrezzato solo di pochi macchinari, e, mise al lavoro i suoi tecnici;
nel 1944, dopo altri "prototipi" non pi? esistenti, nacquero i primi "definitivi" di un veicolo con motore Sachs M 32, da 98 cc., con frizione e cambio automatici e trasmissione ad albero, siglato " MP 5 ( Moto Piaggio 5 ) "chiamato amichevolmente ( soprattutto dagli operai costruttori ) " Paperino" , su progetto dell'Ing. Renzo Spolti , che ne cur? anche la bellissima carenatura protettiva.
(successivamente venne anche riprogettato con un motore ( produzione Piaggio) pi? convenzionale con cambio a 2 marce ).
La messa a punto sia del telaio che del motore del "Paperino" ( e successivamente anche della prima vera "Vespa "), furono, manco a dirlo, eseguite da Felice Trossi che, a partire dal 1944, collabor? continuativamente con lo staff della Piaggio : addirittura, tutte le prove su strada furono eseguite tra i viali e i giardini del Castello di famiglia di Gaglianico ( non dimenticando anche qualche "tirata" in salita su un percorso, utilizzato anche per un importante competizione di auto e moto , la "Biella-Oropa ").
L ' MP 5 "Paperino ", anche se molto bello a vedersi, non convinse per? completamente Enrico Piaggio, soprattutto per la presenza del tunnel centrale che non facilitava certo l' "accesso" al mezzo, soprattutto ad una eventuale clientela femminile , e, per il calore prodotto dal motore , non completamente smaltito, che poteva creare seri problemi alle gambe di chi lo guidava !
L'idea era comunque buona ma aveva bisogno di ulteriori drastiche/nuove modifiche: il tutto venne perci? affidato all'Ing. Corradino D'Ascanio ( 1891-1981 ) che, forse perch? praticamente a digiuno in materia di progettazione motociclistica, cre? un veicolo originalissimo e semplicissimo, la " Vespa "appunto.
Il resto della storia, la conoscete tutti.
Questo ? stato il prezioso contributo di uno "strano " mezzo, il "Volugrafo Aermoto" , nato per i paracadutisti, che ha dato un decisivo impulso alla nascita di un "mito": la Vespa.
F I N E
Grazie dell'attenzione dedicata: durante la lettura spero di avervi incuriosito e "divertito".
Al prossimo " progetto ", grazie a tutti.
Mirco