Qualche giorno f?, una coppia di govani mi ha proposto di ricondizionare: denominazione che preferisco al termine restauro, una "Vespa 50 S" tre marce, ma essendo gi? impegnati con altri due lavorazioni simili e non potendo eseguirne pi? di due/tre all'anno, per mancanza di tempo stavo per non accettare la commessa, ma dopo aver visto la delcamonia della nostra azienda applicata verso la fine degli anni /70 ed il riaffiorare di ricordi inerenti al periodo, ho deciso di accettare il mezzo anche se dovr? stare in paziente attesa. Dovete sapere che in quell'anno ero gi? pap? di una tenera bimba e la nostra azienda era "Officina autorizzata PIAGGIO" dal 1964 (fino /84) gestita dai mie genitori, impegnati nel settore delle riparazioni ufficialmente dal 1948, ricordo di aver riverniciato personalmente quella Vespa e di conseguenza riapplicato quell'adesivo: come dire di n?!.
La Vespa ? anche questo: generare emozioni ormai dimenticate di quando neo pap? cullavo e coccolavo la mia figliola.
Non ho mai avuto Vespe e nessun'altro in famiglia, abbiamo sempre preferito mezzi pi? performanti, ma forse vale il detto che "le colpe dei padri ricadono sui figli" in quato da piccolo mio pap? mi portava a "passeggio" con la Gilera Saturno 500 con forcella a parallelogramma ed infine con la Guzzi Falcone Sport 500, quella coi comandi a pedale arretrati per interci.
E' una lacuna che ora st? cercando di colmare dedicandomi dopo molti anni di disinteressamento al ricondizionamento delle Vespe, non dimenticando che se la mia famiglia ha potuto godere di un certo benessere economico negli anni 60/70 ? proprio grazie a questo mezzo, che non solo ha permesso una certa mobilit? ai pi?, ma ha contribuito al cosidetto "boom" economico di quegli anni.
Grazie per la lettura e se non vi ho annoiati, "poster?" altri frammenti di rimembranze vespistiche.
Ecco la decalcomania.
