: Lo riconoscete ? : mirco69 Friday 23/August/2013 00:08:38 AM Ciao a tutti .
Girando sul Web, mi ? capitata questa foto : ci ho messo un po' a capire cos'era e, qualcosa "c'entra " anche con la beneamata Vespa. Metto alla prova " la vostra capacit? e conoscenza da esperti del settore ": lo riconoscete ? yteeye (http://imageshack.us/a/img825/9564/ckmj.jpg) A chi lo riconosce, REGALO ( e dico R E G A L O !!! ) una candela usata d'epoca, anni '60 ! Pezzo da collezione ! dhgh hger Buon divertimento ! hdhdgs Mirco herty : Re: Lo riconoscete ? : tonysubwoofer Friday 23/August/2013 00:23:30 AM L'unica cosa attinente alla vespa e' il gruppo termico e forse anche il volano.
: Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Saturday 24/August/2013 13:39:29 PM ....acqua, acqua un po' tiepidina ,.... yteeye
Ciao da Mirco. : Re: Lo riconoscete ? : tonysubwoofer Saturday 24/August/2013 14:26:26 PM Non vedo nulla!!!
hdhdgs hdhdgs : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Saturday 24/August/2013 23:03:03 PM Nessun'altro che ci prova ? fgdh
Eppure ? un mezzo "importante" per la " nascita " della nostra Vespa ! ( e vi sto aiutando un casino !!! ) Ve lo faccio vedere anche cos?: (http://imageshack.us/a/img843/9797/z5we.jpg) Ma , la storia della Vespa, qualcuno se la ricorda ancora ? Non mi deludete.... yey Ciao da Mirco. : Re: Lo riconoscete ? : 2fast 2furious Sunday 25/August/2013 01:50:24 AM Forse ho capito, ? il motivo per cui ? stato creato il "motor scooter" letteralmente monopattino a motore, cio? per essere usato dai soldati americani che si paracadutavano e avevano esigenze di un mezzo piccolo da portare con se (anche paracadutare) che li aiutasse a spostarsi velocemente.
Cosa centra con la Vespa?...la vespa ? l'evoluzione di questi mezzi e poi la Vespa ? il motor scooter pi? venduto al mondo! yteeye yeeye : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Sunday 25/August/2013 16:59:11 PM EVVAI !!! Meno male : iniziavo a preoccuparmi ! hree
Bravo Pietro ( Fast )!!!! Hai centrato l'obbiettivo ! gfrf Per?...... questo, non ? americano.... e, ancora non mi avete detto cos'? e il suo nome.... hdhdgs Vediamo se qualche altra immagine vi aiuta: (http://imageshack.us/a/img545/3360/uwwt.jpg) (http://imageshack.us/a/img90/6240/gxtr.jpg) Ciao da Mirco. herty : Re: Lo riconoscete ? : DGiu Sunday 25/August/2013 18:50:11 PM mi butto, non lo so, ma provo a indovinare.
forse ? stato usato per costruire il PAPERINO, il progenitore della vespa. poi l'ing Corradino D'Ascanio ha modificato il PAPERINO disegnando la prima vespa. potrebbe essere, ho detto che non lo so. ma date le piccole dimensioni di questo mezzo con un apposita carrozzeria non sarebbe difficile trasformarlo in PAPERINO : Re: Lo riconoscete ? : DGiu Sunday 25/August/2013 19:26:51 PM ecco il PAPERINO
(http://img703.imageshack.us/img703/9189/6xjf.jpg) (http://img703.imageshack.us/i/6xjf.jpg/) si potrebbe starci questo piccolo mezzo dentro la carrozzeria del PAPERINO. ripeto non lo so, ho provato a indovinare. pi? che altro sono andato a intuito, senza andare a cercare anno e tempi di produzione per confrontare i tempi, se corrispondono o no. mirco, se ho indovinato voglio il premio yteeye : Re: Lo riconoscete ? : 2fast 2furious Sunday 25/August/2013 21:28:35 PM L'MP5 (moto piaggio) detto "Paperino"fu ispirato appunto a qui mezzi di cui parlavo prima ma non fu nemmeno disegnato da Corradino D'ascanio! Infatti il progetto non piacque a Enrico Piaggio che nel '45 affid? il progetto a D'ascanio che disegn? l'MP6 messa in commercio sotto il nome di Vespa (soprannome di Piaggio) 98 (cilindrata) nel 1946.
yteeye : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Tuesday 27/August/2013 23:40:25 PM Va b?, va b?, sono un pochino deluso...... fgdh
Adesso vi metto un altra foto che mi servir? poi per raccontarvi " tutta la storia " di questo mezzo . Datemi solo il tempo di "trovare un oretta di libert?" dagli impegni di lavoro e vi spiego tutto e poi vi parlo di altri mezzi "similari", credo interessanti. (http://imageshack.us/a/img844/6407/gnal.jpg) Che amarezza per?............. yey Ciao da Mirco. grreg : Re: Lo riconoscete ? : 2fast 2furious Thursday 29/August/2013 20:48:35 PM Io aspetto!! gdg
: Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Thursday 29/August/2013 22:25:58 PM Io aspetto!! gdg Ciao Fast : tranquillo che non vi lascio in sospeso! Vedi solo a che ora arrivo a casa la sera () 22.30 !) e ti ho detto tutto.... hhtge Ciao ( vado a farmi una doccia...) Mirco. : Re: Lo riconoscete ? : 2fast 2furious Sunday 01/September/2013 00:56:36 AM Io dico che invece tu non lo sai cos'? e lo volevi sapere da noi!!!!!!! gdg
dhgh : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Sunday 01/September/2013 01:46:41 AM Ciao a tutti. etet
Bene, eccomi qua a "scoprire" il mezzo che finora vi ha messo tutti in crisi e che non siete riusciti a riconoscere yey !!!! Va b?, vuol dire che la "spettacolare" candela d'epoca rimarr? ancora per molto tempo in mio possesso! Chiedo la vostra collaborazione e pazienza perch? quanto scriver? ? un "po' lungo" e sicuramente , anche per inserire le varie foto, dovr? intervenire a pi? riprese. Se poteste, temporaneamente, non mettere commenti, vi sarei grato, dandomi modo di completare il tutto. Grazie a tutti e quello che leggerete, spero sinceramente, sia di vostro interesse. grefwrfe VOLUGRAFO AERMOTO 125 Durante la Seconda guerra mondiale, vi furono diversi tentativi di realizzare dei mezzi di trasporto estremamente leggeri da destinare alle truppe aviotrasportate con l'intento di aumentare la capacit? di trasferimento veloce di questi reparti e favorirne l'effetto sorpresa nelle operazioni ( soprattutto dietro le linee nemiche ). Uno dei mezzi che maggiormente si prest? a questa esigenza fu la moto. Evidentemente si doveva trattare di moto " speciali": il peso e le dimensioni erano il primo handicap da superare in questi veicoli per renderli adatti a questo tipo di impiego. Piccolo preambolo: Tra tutte le forze armate dei vari paesi impegnati nella Seconda guerra mondiale, anche se pu? sembrare incredibile- visto la notevole tecnologia messa in campo e le strategie militari innovative sviluppate appositamente per un tipo di guerra " veloce", sempre in movimento continuo ( Blitzkrieg )- proprio la Germania nazista , non pens? a questa evoluzione della moto per migliorare la capacit? operativa dei propri paracadutisti. L'unico mezzo utilizzato in questo particolare frangente, fu il " famoso " triciclo motocingolato " Kettenkrad", sicuramente robusto e capace di trasportare pi? soldati e materiale anche su terreno accidentato ma decisamente " pesante e ingombrante " per poter essere paracadutato assieme alle truppe. (http://imageshack.us/a/img18/1253/bnr5.jpg) Evidentemente , non pensavano di averne bisogno: in breve tempo " avrebbero vinto la guerra ", ma le cose non andarono proprio cos? ! Possiamo perci? affermare , con certezza , che la prima moto realmente realizzata per essere utilizzata dalle truppe aereotrasportate o aviolanciate , sia proprio il nostro mezzo ( di ideazione e realizzazione interamente italiana ), l' AERMOTO 125. Allo scoppio delle ostilit?, le Potenze dell'Asse iniziarono a pianificare l' " OPERAZIONE C3 " per l'invasione di Malta. Il Regio Esercito richiese quindi dei mezzi aviotrasportabili ed aviolanciabili per equipaggiare le Divisioni paracadutisti. Le " Officine Meccaniche Volugrafo " di Torino , incaricate dall'Esercito, iniziarono lo sviluppo di una moto lanciabile con il paracadute partendo da una motoleggera progettata e realizzata ( ma non prodotta ) dall'Ing. Claudio Belmondo nel 1936. L'abbandono dell'operazione comport? un rallentamento della realizzazione dell' AERMOTO, che fu presentata solo nel 1942 ed entr? in produzione l'anno successivo. Il telaio del nuovo mezzo ? a doppia culla, rigido, in tubolari d'acciaio. Il motore , di produzione SERTUM e utilizzato sul modello "Batua ", ? un monocilindrico a due tempi da 123 cm.cubici, erogante 2 CV a 3600 giri/min. Velocit? massima ( configurazione normale senza carico posteriore ), 32 Km/h. Lunghezza: mt. 1,05 Peso: 51,4 Kg I gas di scarico vengono convogliati nei tubolari del telaio. La trasmissione ? a catena, il cambio ? a due velocit? con riduttore ed i freni a tamburo. (http://imageshack.us/a/img23/6108/2zb7.jpg) (http://imageshack.us/a/img42/3771/le8a.jpg) (http://imageshack.us/a/img194/4958/ag1p.jpg) (http://imageshack.us/a/img845/4231/xd4c.jpg) (http://imageshack.us/a/img834/5206/v3sk.jpg) Sia anteriormente che posteriormente le ruote sono costituite da 2 ruote gemellate, richieste e realizzate appositamente: in caso di foratura di una ruota, l'altra era in grado di continuare a far proseguire il mezzo con il suo carico, senza particolari problemi e, soprattutto, senza far perdere tempo per la sostituzione del pneumatico. Il serbatoio di 9,5 litri era posto sotto il sedile e garantiva un autonomia prossima ai 200-230 Km. L'Aermoto ? in grado di ospitare un solo paracadutista; un piccolo carrello a due ruote pu? essere agganciato ad un supporto sferico e pu? essere utilizzato per il trasporto di un secondo militare o di materiali e munizioni. In configurazione di lancio, il manubrio ( Vedi foto inserite )viene ripiegato in avanti sulla ruota anteriore; la moto assume cos? la forma di un parallelepipedo - con dimensioni pari a quelli di una valigietta - e pu? essere inserita nell'apposito contenitore al quale viene agganciato il paracadute. Dopo l'atterraggio, poteva essere messo in condizioni operative in soli 2 minuti, essendo necessaria solo l'estrazione dal contenitore, il raddrizzamento del manubrio ed il suo relativo bloccaggio in posizione di marcia. Volendo, era possibile, tramite il fissaggio di alcune robuste fasce, portarlo "a spalla", come uno zaino. S E G U E : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Monday 02/September/2013 23:02:30 PM CONTINUA
Il Regio Esercito commission? un primo lotto di 600 AERMOTO, destinate ad uno dei battaglioni della 183a Divisione Paracadutisti " Ciclone", in via di costituzione nella zona di Tarquinia nell'estate del 1943. La moto equipaggi? anche la Scuola Paracadutisti di Tarquinia, il Reggimento " San Marco " e, dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 Settembre 1943, sotto le insegne della R.S.I. , i Nuotatori Paracadutisti ( N.P.) della X? Flottiglia MAS. La produzione dopo il bombardamento degli stabilimenti della Volugrafo di Torino, fu spostata a Favria nel Canavese ( territorio di Ivrea ), e continu? fino al 1944 attestandosi in totale sui 2000 esemplari. Sempre durante la Repubblica Sociale Italiana ( R.S.I. ), questi mezzi vennero dati in dotazione al Battaglione Autonomo " Nembo" e al Reggimento Paracadutisti "Folgore". I tedeschi fecero incetta di queste moto, in parte catturandoli /sottraendoli a Firenze dopo l'8 Settembre , alla disciolta " Ciclone", sia proseguendone la produzione: esse furono assegnate in particolare alle unit? paracadutiste della Luftwaffe impegnate sulla costa adriatica e nella zona di Roma ( Anzio-Nettuno ) ( Vedi foto sopra, in B/N ) Qualche esemplare sembra sia stato inviato in Germania per una eventuale produzione, ma l'approssimarsi della fine della guerra con l'ingresso in Germania degli Alleati , fecero decadere ogni idea in proposito. Attualmente risultano esistenti e funzionanti, circa 15 esemplari : la maggiorparte, al termine della guerra furono riciclati come "ferrovecchio", recuperandone i motori, qualche altro esemplare rimasto venne adattato e civilizzato per gli usi pi? vari. Particolare: Al termine della guerra , la Volugrafo , cerc? di ripartire industrialmente sempre nel campo dei mezzi di trasporto e, sulla base dello stesso motore utilizzato per l'Aermoto ( Sertum - "Batua" ) - progett? una delle prime " mini/microcar" al mondo, la Volugrafo " 46 " detta comunemente " BIMBO " del 1947-48 , mai per? messa in produzione di serie ( solo 10 esemplari ca. prodotti con minime differenze ) (http://imageshack.us/a/img841/3233/uh9w.png) (http://imageshack.us/a/img547/2670/8zhu.jpg) (http://imageshack.us/a/img856/6573/cki0.jpg) (http://imageshack.us/a/img577/1804/a1hr.jpg) LA AERMOTO E LA VESPA Durante la seconda guerra mondiale la Piaggio contribu? grandemente allo sforzo bellico italiano ( nata nel 1884 si occup? di arredamenti navali, dal 1901 inizi? la produzione di materiale ferroviario e qualche anno dopo anche di quello aereonautico), fornendo all'aviazione i propri aereoplani, ma proprio per questo divenne un obbiettivo primario di bombardamenti, devastazioni e razzie. L'azienda tent? di salvare il salvabile e , con la prospettiva di "sopravvivere" fino al termine della guerra , confidando in una ripresa industriale nel dopoguerra, trasfer? quel poco che era riuscita a sottrarre alle bombe alleate in una sede di fortuna trovata a Biella, zona che sembrava tra le meno esposte alle incursioni aeree. La scelta di Biella non fu casuale ma, ben ponderata, grazie anche all'interessamento di una delle figure sportive/motoristiche pi? importanti dell'epoca: il Conte Carlo Felice Trossi , di Gaglianico ( Biella ) ( 1908-1949 ) (http://imageshack.us/a/img837/5463/0ugr.jpg) (http://imageshack.us/a/img827/6196/6byu.jpg) Nobile e " pilota-gentelman ", come altri in quel periodo, corse in numerose gare nazionali e internazionali - anche in salita- con Mercedes , Maserati e successivamente, sotto lo stemma della Scuderia Ferrari, con le sue Alfa Romeo ( prima che Enzo Ferrari iniziasse a produrre le sue auto... ), vincendone molte. Corse e fu amico dei pi? grandi piloti dell'epoca, da Nuvolari a Fangio e ,come detto prima , anche del "Drake " di Maranello. (http://imageshack.us/a/img59/4307/67iy.jpg) (http://imageshack.us/a/img35/3276/iu63.jpg) ( si riconoscono da sinistra con tuta: Tazio Nuvolari, Carlo Felice Trossi (tuta bianca ), Antonio Brivio ( seconda tuta bianca ) e , seduto, Enzo Ferrari ) Partecip? inoltre alle prime gare di velocit? per motoscafi dell'epoca e si interess? anche di aereonautica. Mor? nel 1949 prima che venisse istituito il " Campionato di Formula 1" ( 1950 ) che l'avrebbe sicuramente visto tra i principali protagonisti. SEGUE : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Wednesday 04/September/2013 00:18:15 AM CONTINUA
Enrico Piaggio, il titolare dell'azienda, conobbe personalmente il conte Trossi, in pi? occasioni, specialmente durante le varie manifestazioni sportive cui il pilota partecipava ( non solo automobilistiche ma anche motonautiche ) ed entrambi, spinti da medesime passioni, divennero ben presto buoni amici. E proprio a lui, Piaggio si rivolse per "aiutarlo" nel tentativo di salvare macchinari e attrezzature della propria azienda: il Biellese per diversi motivi era il posto "ideale "per delocalizzare la Piaggio. La principale produzione del Biellese, la lana e soprattutto la produzione di tessuti di lana, di antica tradizione ( ancora oggi ? l'attivit? preminente ), pur essendo " importante " non veniva considerata dagli Alleati un obbiettivo militare/strategico, anzi, producendo vestiario e soprattutto coperte ( anche per la Croce Rossa ) per la popolazione civile , era " da non danneggiare " anche in previsione del dopoguerra dove i beni primari ( cibo e vestiario ) sono le cose pi? importanti per iniziare una nuova vita. (http://imageshack.us/a/img11/7412/x604.jpg) Inoltre , proprio il tipo di produzione industriale del Biellese ha sempre "legato" economicamente e commercialmente questa zona alla Gran Bretagna, da dove, per esempio proveniva la maggiorparte della lana pi? pregiata. Il Conte Trossi, da sempre a conoscenza di questa cosa, tramite contatti con il CLN ( Comitato di liberazione nazionale ) , la "Resistenza antifascista" , chiese ed ottenne che la Piaggio , in caso di spostamento in zona, non sarebbe stata oggetto di bombardamenti alleati ( specificatamente , Inglesi ) e di "attentati" alle attrezzature da parte della Resistenza Biellese garantendo , al contempo, che la stessa Piaggio non si sarebbe adoperata in una nuova produzione di tipo militare ( motori e parti d'aereo ). Alcuni elementi del CLN sarebbero stati "assunti" dalla Piaggio per confermare/garantire l'accordo raggiunto. Inoltre , il Biellese, in caso di ritiro delle forze tedesche ( cosa poi avvenuta ) ,geograficamente non si trovava sulle " vie di fuga "verso la Germania e, di conseguenza , eventuali "razzie" da parte dell'Esercito tedesco, difficilmente avrebbero avuto luogo; i macchinari della Piaggio potevano perci? considerarsi al sicuro, in attesa di tempi migliori. Fondamentalmente , parte delle numerose attrezzature e macchinari della Piaggio, dovevano essere " temporaneamente" immagazzinati in alcuni fabbricati dismessi di una fabbrica tessile di Biella , chiusa proprio a causa della guerra, e l? lasciati a riposare sino al termine delle ostilit?. In parte fu cos? ma , "grazie " ai tedeschi che ancora facevano produrre a Pontedera eliche e componentistica dei loro aerei, decisero di spostare proprio questa produzione sempre nel Biellese, delocalizzando la produzione in piccole fabbriche nei comuni di Ponderano, Gaglianico e Vigliano Biellese, mettendo cos? a rischio l'"accordo" di Enrico Piaggio : vennero cos? "forzatamente" trasferiti 3500 operai toscani, venne riattivata la produzione direttamente sotto il controllo della Luftwaffe e la sicurezza delle SS , con la conseguente " risposta" della Resistenza Biellese con attentati vari ai fabbricati e agli stessi lavoratori, fino a causare la morte di 6 operai di Pontedera. La guerra non era evidentemente ancora finita ed era quanto mai incerto il momento in cui la pace sarebbe finalmente tornata. SEGUE : Re: Lo riconoscete ? : mirco69 Thursday 05/September/2013 23:44:17 PM CONTINUA
Era comunque ben chiaro alla dirigenza della Piaggio che la situazione postbellica avrebbe imposto una sostanziale riconversione delle attivit? industriali. Enrico Piaggio, insieme ad altri tecnici e soprattutto all'Ing. Carbonero, progettista dei motori aereonautici, cominci? a esaminare nuove proposte di attivit?. E, di nuovo, Felice Trossi ha una parte importante in questa "decisione ": informato della cosa, invita Enrico Piaggio presso la propria dimora di Gaglianico per "spiegargli" la sua idea. Appassionato di motori e mezzi di tutti i tipi ( dai ricordi di chi abitava nelle vicinanze, spesso vedevano il Conte " correre" su e giu per le vie del paese e i viali privati del Castello con mezzi "strani", dalle moto, alle auto da corsa , sino al biplano in tela che spesso atterrava e ripartiva proprio dal parco della sua dimora gentilizia ), tra i vari "pezzi" della sua collezione, non poteva quindi mancare l'Aermoto ! Il conte, mise subito a disposizione dell'amico e dei suoi tecnici vari esemplari di Aermoto, recentemente acquistati, proprio indicando questo mezzo, come "spunto e base di partenza "per la realizzazione di un veicolo a due ruote, popolare ed economico, di nuova concezione. Postilla: sempre da ricordi di chi conosceva bene Felice Trossi e la sua casa, risulterebbe presente, nella sua collezione di mezzi a motore, anche un altro "scooter", di produzione americana, acquistato dal medesimo verso la fine degli anni '30, di colore "rosso fuoco" ( come lo ricordano a Gaglianico...), "che faceva un rumore dell'accidenti e che stava in piedi per miracolo", il CUSHMAN , prob.te il modello "43" , sempre a due tempi con una particolarit? ( importante in rapporto con la futura Vespa ), , il primo mezzo con "raffreddamento forzato con ventola-volano". (http://imageshack.us/a/img841/3861/cia5.jpg) (http://imageshack.us/a/img59/4999/nl4n.jpg) ( Il Cushman - in diverse varianti - con e senza carenatura: si nota la ventola di raffreddamento con volano ) In ogni caso, l'idea piacque molto a Enrico Piaggio che fece allestire un "mini-reparto" attrezzato solo di pochi macchinari, e, mise al lavoro i suoi tecnici; nel 1944, dopo altri "prototipi" non pi? esistenti, nacquero i primi "definitivi" di un veicolo con motore Sachs M 32, da 98 cc., con frizione e cambio automatici e trasmissione ad albero, siglato " MP 5 ( Moto Piaggio 5 ) "chiamato amichevolmente ( soprattutto dagli operai costruttori ) " Paperino" , su progetto dell'Ing. Renzo Spolti , che ne cur? anche la bellissima carenatura protettiva. (successivamente venne anche riprogettato con un motore ( produzione Piaggio) pi? convenzionale con cambio a 2 marce ). (http://imageshack.us/a/img838/6616/nggl.jpg) La messa a punto sia del telaio che del motore del "Paperino" ( e successivamente anche della prima vera "Vespa "), furono, manco a dirlo, eseguite da Felice Trossi che, a partire dal 1944, collabor? continuativamente con lo staff della Piaggio : addirittura, tutte le prove su strada furono eseguite tra i viali e i giardini del Castello di famiglia di Gaglianico ( non dimenticando anche qualche "tirata" in salita su un percorso, utilizzato anche per un importante competizione di auto e moto , la "Biella-Oropa "). (http://imageshack.us/a/img10/3850/typ1.png) L ' MP 5 "Paperino ", anche se molto bello a vedersi, non convinse per? completamente Enrico Piaggio, soprattutto per la presenza del tunnel centrale che non facilitava certo l' "accesso" al mezzo, soprattutto ad una eventuale clientela femminile , e, per il calore prodotto dal motore , non completamente smaltito, che poteva creare seri problemi alle gambe di chi lo guidava ! L'idea era comunque buona ma aveva bisogno di ulteriori drastiche/nuove modifiche: il tutto venne perci? affidato all'Ing. Corradino D'Ascanio ( 1891-1981 ) che, forse perch? praticamente a digiuno in materia di progettazione motociclistica, cre? un veicolo originalissimo e semplicissimo, la " Vespa "appunto. (http://imageshack.us/a/img819/7773/usig.jpg) Il resto della storia, la conoscete tutti. Questo ? stato il prezioso contributo di uno "strano " mezzo, il "Volugrafo Aermoto" , nato per i paracadutisti, che ha dato un decisivo impulso alla nascita di un "mito": la Vespa. F I N E Grazie dell'attenzione dedicata: durante la lettura spero di avervi incuriosito e "divertito". Al prossimo " progetto ", grazie a tutti. Mirco : Re: Lo riconoscete ? : rama Friday 06/September/2013 10:58:17 AM Ora posso commentare ? STRAORDINARIO
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